Tappeto erboso: ripartenza primaverile

Tappeto erboso: ripartenza primaverile

Ormai ci siamo, è giunto il momento dopo i mesi freddi, per fare interventi al fine di risvegliare il nostro tappeto erboso dal riposo vegetativo invernale. Le temperature giornaliere e notturne, le ore di luce che stanno via via aumentando, ci permettono di intervenire con risultati apprezzabili anche per i meno esperti, fertilizzando il tappeto erboso.

Ecco alcuni consigli utili:

  • Nel nostro clima italiano il periodo primaverile ed autunnale sono i più adatti per spingere la crescita del tappeto erboso, l’obbiettivo principale della concimazione è quello di stimolare la crescita vegetativa che, unitamente allo sfalcio del prato, fa si che il prato possa ritornare fitto da eventuali diradamenti invernali. Riuscire ad avere un tappeto erboso denso è importante per ridurre la germinazione di eventuali infestanti; un prato fitto ha bisogno di meno apporti idrici, un prato diradato ha bisogno di più acqua perché i raggi solari che arrivano sul terreno faranno evaporare acqua preziosa per il prato, mentre un prato denso evita questa dispersione e l’unica acqua che andrà persa sarà dovuta alla normale traspirazione delle foglie del tappeto erboso stesso (evapotraspirazione).
  • In questa fase e fino all’arrivo del gran caldo estivo si potrà “spingere” la crescita del tappeto erboso. Abbiamo quindi davanti a noi tre mesi utili per aumentare la densità del nostro prato, utilizzando normali fertilizzanti specifici per il tappeto erboso, che abbiano una quantità di azoto più alta rispetto al fosforo ed al potassio. Questi tre elementi chimici sono considerati i macro elementi della fertilità e della nutrizione delle piante in genere. Quindi in primavera ed in autunno è bene utilizzare fertilizzanti con alto contenuto in azoto, nei periodi estivo ed invernali invece è preferibile usare fertilizzanti con basso titolo in azoto e più alto di potassio. Questo elemento infatti tende ad irrobustire i tessuti verdi del prato rendendolo più pronto a situazioni climatiche più sfavorevoli.
  • Per effettuare la fertilizzazione o concimazione, prima di tutto scegliere una giornata asciutta, eseguire un normale sfalcio del prato, distribuire il fertilizzante, rimuovere con una scopa eventuali granelli accidentalmente caduti nei marciapiedi o camminamenti (per evitare che i granelli sciogliendosi in queste aree possano macchiare le superfici), eseguire subito dopo una irrigazione per facilitare lo scioglimento del concime. Possono rendersi necessarie una o più irrigazioni i giorni successivi all’applicazione del concime per far si che il fertilizzante si sciolga tutto, entri nel terreno e possa attivarsi.
  • Se non si possiedono distributori meccanici ancor che hobbistici per distribuire il fertilizzante e si desidera procedere manualmente, oppure se non si è pratici è meglio distribuire il fertilizzante in più passate (2/3) anziché distribuirlo in un’unica sola passata. Questo permetterà anche ai meno esperti di raggiungere una buona uniformità di distribuzione. L’omogeneità nella distribuzione del fertilizzante è molto importante per una successiva risposta del tappeto erboso alla fertilizzazione. Si evitano così rischi di crescita disuniforme ed anche di scottature nel caso il prodotto venga distribuito in modo non omogeneo. Rispettare sempre le dosi di applicazione che vengono consigliate e che trovate scritte nel sacco del fertilizzante.
  • Dopo circa una settimana dall’applicazione del fertilizzante, si inizierà a vedere che il tappeto erboso comincerà a diventare più verde ed a crescere più rapidamente, qui ora entra in gioco un altro aspetto che ci aiuterà a far tornare denso il nostro prato, ovvero il taglio dell’erba. Gli inglesi usano lo slogan “mowing is growing” infatti rimuovendo spesso con lo sfalcio le punte delle foglie di prato si stimola la pianta a sviluppare dalla base del terreno nuovi germogli ecco che l’operazione di taglio del tappeto erboso successiva alle fertilizzazioni ha praticamente la stessa importanza della fertilizzazione stessa. Quando nella stagione di crescita (primavera/autunno) se si fertilizza correttamente il prato, e non gli si fa mancare l’acqua, potrebbero rendersi necessari anche 2 tagli per settimana. Un piccolo sforzo manutentivo, che se eseguito correttamente ci ripagherà riscoprendo una ristabilita densità del prato, che renderà più bello il nostro giardino.

I consigli sopra elencati sono da considerarsi validi in un’ottica di recupero di un tappeto erboso stanco, una volta che si recupera un tappeto erboso e si ottiene una buona densità si può procedere a nutrirlo con fertilizzanti organici ovvero non chimici, addirittura usando anche solamente del buon compost. Così facendo si avrà un approccio più sostenibile, e si andrà anche ad aumentare la fertilità biologica del terreno che ospita il nostro prato. Se il nostro terreno che ospita il tappeto erboso è un terreno vivo ovvero microbiologicamente fertile, sarà in grado da solo di sostenere il prato attraverso gli scambi che avvengono in natura tra le radici delle piante e la microbiologia del suolo, come del resto avviene nei boschi.

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